Newgarden sorprende tutti in Texas grazie a una strategia perfetta. Dixon buttato fuori da Herta
09 Giugno 2019 - 10:46
|
Il pilota del team Penske coglie il terzo successo stagionale resistendo agli attacchi di Rossi, e allunga in campionato. A muro Hinchcliffe, Veach e Dixon

FORT WORTH – In un weekend con i motorizzati Honda a farla da padrona, sembrava che per il team Penske non potesse esserci scampo. La scuderia più blasonata della IndyCar ha però giocato d’astuzia, cercando una strategia diversa con Newgarden per cercare di guadagnare terreno sui piloti davanti. La scelta ha funzionato, e grazie anche a una grande resistenza nel corpo a corpo con Rossi, il pilota statunitense è riuscito a vincere la DXC Technology 600 e a cogliere il terzo successo stagionale, rinforzando la sua leadership in campionato.

Decisiva, ai fini della vittoria, è stata la decisione del team Penske di far fare un pit stop a Newgarden durante la caution provocata da Veach al giro 135. Il campione IndyCar 2017, che fino a quel momento navigava attorno alla settima-ottava posizione alle spalle del compagno di squadra Pagenaud, ha così guadagnato qualche giro sui piloti di testa e ha allungato lo stint. Mentre Hunter-Reay, sempre fra i primi a fermarsi, è rientrato ai box per la terza sosta nel passaggio numero 179, Newgarden è riuscito ad allungare fino al giro 198. I meccanici del team Penske hanno svolto un lavoro impeccabile ai box, svolgendo una sosta in meno di 6 secondi e permettendo al loro pilota di tornare in pista davanti al gruppo trainato da Hunter-Reay, Dixon, Rossi e Hinchcliffe.

 

DZAN Frame

 

Da lì in poi Newgarden ha dovuto gestire il comando di una corsa tutto fuorché chiusa. Dapprima Hinchcliffe, uno dei protagonisti di giornata e sempre in lotta per il podio, è finito a muro nel giro 218 dopo essere finito fuori traiettoria nel tentativo di doppiare Pigot. Nella successiva ripartenza uno scatenato Herta, molto brillante per tutto l’arco della gara, si è inserito prepotentemente nella lotta per la vittoria superando Rossi e ponendosi in scia a Dixon. Il pilota dell’Harding-Steinbrenner ha però cercato un attacco troppo azzardato in curva 3 sulla leggenda del Chip Ganassi Racing, e lo ha colpito facendo girare il rivale e finendo a sua volta in testacoda, ponendo fine alla gara di entrambi. Rossi è riuscito per un pelo a evitare l’incidente, e nella ripartenza ha provato in ogni modo a superare Newgarden, ma come accaduto alla 500 Miglia di Indianapolis si è dovuto accontentare della seconda posizione alle spalle di una vettura di casa Penske.

 

DAZN Frame

 

Podio a sorpresa per Rahal, apparso un po’ in difficoltà in qualifica e non al livello del compagno di squadra Sato. Una condotta di gara molto accorta, unita a una strategia azzeccata del suo muretto box, gli ha permesso di recuperare posizioni e di portare a casa un piazzamento importante per il morale. Ottima quarta posizione per Ferrucci, in rimonta dopo una prima parte di gara complicata. Il pilota del Dale Coyne Racing ha resistito nel finale al ritorno di uno scatenato Hunter-Reay, leader della gara per 90 giri e bravo a porsi dopo il primo stint anticipando il primo pit stop. La scelta di cambiare gomme prima degli altri gli si è però ritorta contro nella seconda metà di gara: il pilota dell’Andretti Autosport ha infatti dovuto effettuare una sosta in più della concorrenza e, sebbene sia rientrato nella fase di caution successiva all’incidente di Hinchcliffe, questo gli è costato la possibilità di competere per la vittoria.

Sesto sul traguardo Pagenaud, che ha portato a casa punti importanti in un weekend che lo ha visto sempre un gradino sotto i primi e mai veramente in lizza per il podio. Buon settimo posto per Ericsson, che ha scelto una strategia simile a quella di Newgarden e ha recuperato posizioni dopo un avvio complicato. Ottavo Bourdais, che non ha mai avuto il passo messo in mostra in qualifica. Nona posizione per Power, che ha accusato un giro di ritardo rispetto al vincitore.

Tra i piloti più delusi di giornata, oltre ai già citati Hinchcliffe e Dixon, non può che esserci Sato. Il pilota giapponese aveva ottenuto con pieno merito la pole position, ma ha vanificato gli sforzi fatti in qualifica durante la prima sosta. Sato ha infatti calcolato male il tempo di frenata per sistemarsi nella sua piazzola box, ed è finito lungo andando a colpire un meccanico. Il pilota del Rahal Letterman Lanigan, che per 60 giri aveva comandato indisturbato la gara del Texas Motor Speedway, ha perso tre giri per questa ragione e ha così gettato al vento una grande occasione. Fortunatamente il meccanico colpito dall’ex pilota dell’Andretti Autosport non ha riportato gravi conseguenze fisiche nell’impatto, e sarà regolarmente presente a Road America, nel prossimo appuntamento del campionato.

 

Immagine in evidenza: ©Team Penske/Official Twitter