Nuove power unit in Formula 1 a partire dal 2021
31 Ottobre 2017 - 18:38
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La FIA sta pensando a dei cambiamenti nelle unità motrici nel futuro

Si sta avvicinando una rivoluzione in Formula 1 per quanto riguarda le power unit a partire dal 2021. La FIA ha invitato i rappresentanti dei team a Parigi con i Costruttori di motori attuali e coloro intenzionati ad entrare nel Circus iridato per discutere i dettagli delle nuove motorizzazioni.

Nel 2021 vedremo ancora gli attuali motori V6 da 1,6 cilindri con turbo e sistema ibridi che riusciranno a girare a 3000 giri di potenza al minuto in più per favorire il rombo dell’unità motrice che aumenterà il suo volume. Inoltre non ci sarà più la MGU-H, per essere rimpiazzata da altri elementi voluti per ridurre i costi e facilitarne il funzionamento; la MGU-K invece sarà potenziata con il pilota che ne gestirà la sua energia in prima persona, più o meno come si faceva con il vecchio sistema KERS prima che quest’ultimo lasciasse spazio a questi motori ibridi: e come succedeva allora, l’energia accumulata verrà poi rilasciata dal pilota a suo piacimento per scaricarla, con la speranza che ciò possa favorire i sorpassi grazie a strategie di gara molto diverse.

“Le power unit 2021 rappresentano solo un esempio sul modo in cui la FIA come legislatore, Liberty Media, le squadre e i Costruttori lavoreranno insieme per il bene comune dello sport” ha commentato Ross Brawn su questo cambio regolamentare: “La proposta tecnica presentata oggi è il frutto di una serie di incontri che hanno avuto luogo nel 2017 con i rappresentanti dei team attuali e con i Costruttori che hanno mostrato un interesse a far parte della categoria regina dell’automobilismo. Inoltre, abbiamo analizzato con attenzione ciò che pensano gli appassionati delle attuali power unit e di quello che vorrebbero vedere nel prossimo futuro, con l’obiettivo di definire dei regolamenti che renderanno il powertrain più semplice, economico e rumoroso. L’obiettivo è di facilitare l’ingresso in F.1 a nuovi motoristi per allargare il numero dei fornitori e favorire un livellamento delle prestazioni nei GP”.