Pagelle Suzuka | La Ferrari ha perso la bussola: Vettel doveva provarci con Verstappen
08 Ottobre 2018 - 17:14
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GP Giappone
Hamilton è a un passo dal quinto titolo mondiale: la Mercedes è tornata la schiacciasassi di un tempo

Lewis Hamilton, voto 10 e lode – Che la Ferrari non sia più quella di qualche settimana fa, ma dall’altra parte c’è una Mercedes che ancora una volta nel finale di stagione mette la nona marcia per vincere il titolo mondiale. Da Monza in poi è cambiato qualcosa nel team anglo/tedesco che ha permesso ai campioni del mondo in carica di staccare nuovamente la concorrenza. Una cosa però non è assolutamente cambiata: la perfezione di Hamilton alla guida. A Suzuka, ancora una volta, ha dimostrato di essere il più forte al momento, con buona pace di tutti.

Valtteri Bottas, 7.5 – Non ha rischiato (quasi) niente: non ha ovviamente nemmeno provato ad avvicinarsi ad Hamilton e ha tenuto con un po’ di apprensione Verstappen alle spalle nel finale di gara. Ha fatto il suo alla perfezione.

Max Verstappen, 6.5 – E’ un voto un po’ condizionato da quanto accaduto all’inizio con Raikkonen. Gli ha rovinato di fatto la gara danneggiandogli la macchina e la penalità di 5 secondi è forse troppo lieve, ma tant’è. Con Vettel forse poteva stare un po’ più attento, perché chiude il tedesco come se non ci fosse. Non lo ha visto? Beh peggio per lui, sarebbe un errore. Ma comunque è giusto in linea di massima non aver punito nessuno. Buona gara, ha tentato di passare Bottas alla fine ma la Mercedes ne aveva decisamente di più, apostrofando la Renault con parole non proprio amorevoli.

© Getty Images / Red Bull Content Pool

Daniel Ricciardo, 8 – Parte quindicesimo e compie una bella rimonta in una pista dove superare (storicamente, ieri no) è difficile. Meriterebbe molta più fortuna, bravo Dani.

Kimi Raikkonen, 6 – Partenza normale per il finlandese, che mette subito Verstappen nel mirino. Quando l’olandese va lungo all’ultima chicane tenta di sorpassarlo, ma Max lo accompagna fuori dalla pista danneggiando la parte sinistra della Ferrari. Da quel momento Kimi corre con questo handicap, ecco spiegato (in parte) il ritmo lento per gran parte della corsa. E’ stato anonimo, lo è stato anche altre volte, ma stavolta non è del tutto colpa sua.

Sebastian Vettel, 6 – Partenza straordinaria, è quinto dopo poche curve. Supera Raikkonen dopo l’incidente del compagno di squadra con Verstappen, e dopo la Safety Car prova a sorpassare l’olandese alla Spoon, ma lì succede il patatrack: Seb si gira, danneggia la sua Ferrari e rientra praticamente ultimo. Rimonta fino al sesto posto, ma niente di più. Per chi scrive, Vettel ha fatto benissimo a provarci, perché le Mercedes erano lì nel mirino (magari sarebbero andate via comunque), le vedeva, e dopo un inizio del genere non poteva perdere ulteriore tempo. E’ andata male, peccato, ma non è certo per questo motivo che la Ferrari e Vettel ieri hanno di fatto perso il mondiale, è successo purtroppo in altre occasioni nell’arco della stagione. Il 6 di Seb lo diamo perché ha comunque rovinato la sua gara, ma ci ha provato. Come sempre in questi casi, il filo tra l’essere un eroe e uno stupido è molto ma molto sottile. Non ce la sentiamo di dare un’insufficienza a chi ha provato a reagire a degli errori marchiani sia personali che della squadra.

Sergio Perez, 7 – Si fa notare per il bel sorpasso rifilato a Grosjean dopo la VSC (da rivedere, ma evidentemente regolare per i commissari). Dopo il disastro di Singapore sta facendo il possibile per far risalire la Force India.

Romain Grosjean, 6.5 – Quattro punti importantissimi in ottica campionato costruttori. Non è stato contento del sorpasso di Perez, ma è comunque una buona prestazione per lui e per la Haas.

Esteban Ocon, 6 – Alla disperata ricerca di un sedile per il 2019, il francese continua a inanellare punti per la Force India.

Carlos Sainz, 6 – L’unica gioia di una Renault totalmente in bambola nell’ultimo periodo, però perde tre punti rispetto a Grosjean. L’appello di Parigi del 1° novembre potrebbe rivelarsi decisiva.

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Pierre Gasly, 5 – Mah, dopo la grande qualifica del sabato, tutto il team Toro Rosso-Honda è andato in bambola la domenica senza un apparente motivo. Peccato.

Marcus Ericsson, 5.5 – Risale dall’ultimo posto dopo l’incidente di sabato ma non riesce ad andare a punti. Mezzo voto in meno per aver tamponato Leclerc in ripartenza dalla Safety Car.

Brendon Hartley, 4.5 – Vedi Gasly.

Fernando Alonso & Stoffel Vandoorne, 6 affettuoso – Per una McLaren che dimentica di comunicare alla Pirelli le mescole di gomme da utilizzare in un weekend di gara, avere due piloti del genere è fin troppo. Un 6 affettuoso verso due ragazzi che meriterebbero ben altro.

Sergey Sirotkin, 6 – Anche per lui tanta solidarietà.

Lance Stroll, 4 – Mah, butta fuori Alonso alla chicane come se non ci fosse (penalizzato anche lo spagnolo) e non fa assolutamente nulla per impensierire il compagno di squadra.