Pagellone 2018 | Hamilton assolutamente perfetto. Vettel, così non va! Molto bene Kimi, Max e Leclerc
10 Dicembre 2018 - 15:43
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Immagine in copertina: © Mercedes Press/Paul Ripke

NB: voti non dettati dalla media matematica stagionale.

Lewis Hamilton, 10 e lode

© Bonora Agency

Il buon Gigino quest’anno ha dato probabilmente il meglio di sé: non abbiamo mai visto dal 2007 a oggi un Hamilton così in forma. E’ stato pressoché perfetto, ha sempre approfittato al massimo ogni momento buio dell’avversario, giocando molto anche a livello psicologico. Lo diciamo subito, con un Hamilton così è impossibile commettere errori, per batterlo ci vuole uno che abbia la sua stessa forza mentale, e al momento non sembrano esserci piloti in grado di stargli davanti per 21 gare. Le poche volte che ha avuto difficoltà non sono dipese da lui, non ha sbagliato niente, ha stra meritato questo mondiale, ed è giustamente ancor di più tra i grandi. C’è da dire che è stato anche molto fortunato, vedi Budapest e Suzuka, con la pioggia che decide di cadere giusto in quei 10 minuti di Q3, ma fa parte del gioco.

Sebastian Vettel, 6.5

L’incidente di Hockenheim (© F1/Official Twitter)

E’ certamente il grande sconfitto di questo 2018. Seb paga una seconda parte di mondiale disastrosa, vuoi per i suoi errori grossolani, vuoi anche per alcune scelte del team non proprio eccezionali (vedi Suzuka), ma sa benissimo di aver fatto male da un certo punto in poi. Chiaramente la botta di Hockenheim è stata determinante, oltre che clamorosa, e da lì non è riuscito più a riprendere la retta via, nonostante la vittoria di Spa. Inutile stare qui a fare la conta degli errori, la seconda parte di stagione è stata disastrosa, così come la prima è stata eccellente, con sorpassi mozzafiato e gare da urlo, vedi Bahrain e Silverstone. Sarebbe ingiusto dare un voto insufficiente, chiaramente sono più eclatanti e decisivi gli errori rispetto alle belle cose, ma quelle non vanno dimenticate. E’ un voto che all’apparenza può sembrare buono, ma vedendo gli altri e soprattutto se ci seguite costantemente ogni domenica, capirete che non è poi così buono. Resettare tutto e ripartire, perché con questa macchina si deve arrivare quantomeno a giocarsela all’ultima gara.

Kimi Raikkonen, 8

E’ stata senza dubbio la sua miglior stagione da quando è tornato in Ferrari. Kimi è stato costante e veloce per quasi tutto il campionato, eccezion fatta per qualche prestazione sottotono, che nell’arco di un mondiale possono starci. E’ stato messo in discussione dopo la gara di Montreal nonostante i buoni risultati e i due ritiri non causati da lui, e dopo questo, quando addirittura qualche scellerato voleva Leclerc al suo posto già a metà 2018 ha collezionato una caterva di podi, ben 12 totali, conditi da una straordinaria vittoria ad Austin, un successo che i suoi tifosi aspettavano da tanto, tropo tempo. Non ci soffermiamo sulle accuse di qualche fanatico che gli dà la colpa della debacle di Vettel a Monza, lì ci colpa solo il tedesco, e anzi sarebbe stato fantastico vederlo vincere dopo un weekend del genere. Kimi merita tutto il rispetto dei tifosi Ferrari e il ringraziamento per quanto fatto, e l’emozione di vederlo vincere a 39 anni è impagabile. Adesso una nuova sfida con l’Alfa Romeo Sauber: tanta curiosità e aspettative per vederlo in azione a centro gruppo, e chissà, magari vederlo lottare per il podio quando dovesse presentarsi l’occasione.

Max Verstappen, 7.5

© Getty Images/Red Bull Content Pool

Dopo una prima parte di stagione assolutamente disastrosa, è riuscito a rimettersi sulla retta via, ed era anche ora, visto che ha appena completato il suo quarto anno in Formula 1. Max si è messo (apparentemente) la testa a posto, e nel 2019 dovrà dimostrare di aver capito, anche quando si presenteranno delle difficoltà con il motore Honda. Due vittorie e sorpassi da manuale, questo ragazzo con un mezzo degno di questo nome può diventare un campione, ma deve continuare così. Per il resto, inevitabile quella reazione su Ocon dopo il Brasile, che avrebbe dovuto fare? Abbracciarlo e invitarlo a cena?

Valtteri Bottas, 5

Il peggior risultato di un pilota Mercedes da quando è iniziata l’era ibrida. Il finlandese ha dimostrato tutte le sue pecche in fase prestazionale, tralasciando Sochi ovviamente, mentre si è reso utilissimo alla causa quando c’era da rallentare gli avversari. Non ha dimostrato molta personalità, perché lui non è mai stato in lotta per il mondiale, nemmeno se lo volesse, quindi cari vertici Mercedes, potete prendere in giro lui, ma sicuramente non chi guarda i Gran Premi. Il prossimo anno? Beh, ci sarà Ocon nel box, la pressione sarà ancora maggiore e probabilmente non basterà più obbedire agli ordini di scuderia per guadagnarsi nuovamente il posto.

Daniel Ricciardo, 7

Sfigato a livelli mastodontici, il buon Daniel dopo la vittoria di Monaco ha visto accadergli di tutto, specialmente dopo aver firmato con la Renault. Vendetta da parte della Red Bull? Non vogliamo nemmeno pensarci, ma gliene sono capitate di tutti i colori. Speriamo possa aprirsi un nuovo ed entusiasmante capitolo della sua carriera, ma sarà dura, quantomeno all’inizio.

Nico Hulkenberg, 7.5

© Renault Media Centre

E’ il campione del mondo degli altri. Il tedesco ha fatto una bella stagione con una macchina che a volte ha anche preso due giri rispetto ai top. La Renault avrà molto da lavorare, specialmente con Ricciardo nel team, ma ha mantenuto i pronostici concludendo al quarto posto nel costruttori dopo l’esclusione della Force India. Il tedesco si è confermato al top, ma serve qualcosa in più anche da parte sua per riportare questa squadra ai vertici della Formula 1.

Sergio Perez, 7

Batte il compagno di squadra e aiuta la Force India a risalire dopo il cambio di proprietà. Il messicano si è effettivamente meritato il rinnovo, e visto che il posto vacante per la prossima stagione era solo uno, è stato giusto questo epilogo nella line up dell’ex team indiano, adesso totalmente inglese. Continua a mostrare maturità, tralasciando qualche screzio con il compagno di squadra come a Singapore. Adesso è un pilota con un’identità, siamo contenti per lui. 

Kevin Magnussen, 6.5

Sotto l’aspetto dei risultati niente da dire, molto bene, è sull’atteggiamento verso gli avversari che avremmo un po’ da ridire. Ecco, il voto è un mix tra le due cose. Non si è fatto certo degli amici nel paddock, ma è comunque un pilota di talento, e con una buona macchina può ottenere discreti risultati.

Carlos Sainz, 6

Forse avrebbe potuto e dovuto fare di meglio, ma è stato determinante alla causa Renault per il raggiungimento del quarto posto. Adesso una nuova sfida, all’apparenza difficile con la McLaren, ma sicuramente stimolante.

Fernando Alonso, 7.5

© Photo: Steven Tee/McLaren MediaCentre

Si conclude la carriera di uno dei piloti più forti della storia. Purtroppo negli ultimi anni ha avuto grosse difficoltà, guidando un vero e proprio cancello, ma ognuno raccoglie quel che semina. Con una macchina degna di questo nome direbbe ancora la sua, ma tant’è. Adesso l’obiettivo è la tripla corona, ma forse qualcosa in più, e nessuno ci toglie dalla testa il fatto che questo probabilmente non sarà un addio, ma un arrivederci.

Esteban Ocon, 5.5

Il francese si è fatto riconoscere più per alcuni suoi comportamenti che per i risultati in pista, vedi il far passare le Mercedes a Montecarlo o l’incidente con Verstappen. Tutto questo mix di fattori e il fatto di averle prese dal compagno di squadra fanno sì che il voto sia insufficiente. Ci dispiace.

Charles Leclerc, 8

© Alfa Romeo Sauber/Press

Che esordio per il monegasco, talmente spettacolare che il prossimo anno guiderà la Ferrari. Ha dimostrato talento e personalità, anche se chi scrive gli avrebbe dato un altro anno per confermarsi, perché la Ferrari è una dimensione troppo diversa. Speriamo che al primo errore la stampa non gli vada addosso, perché un conto è andare per prati con la Sauber (con tutto il dovuto rispetto), un altro è sbagliare con la Ferrari. Siamo sicuri che saprà gestire il tutto alla perfezione, non vediamo l’ora di vederlo all’opera.

Romain Grosjean, 5.5

Il francese le ha prese dal compagno di squadra. Ci si aspettava qualcosa in più da lui, ma talvolta è stato protagonista di errori grossolani, vedi Baku. Avrà un’altra opportunità il prossimo anno, speriamo possa coglierla al meglio.

Pierre Gasly, 7

Prima annata da titolare e subito risultati eccezionali per lui e la Toro Rosso. Dopo il mancato rinnovo di Ricciardo è stato scelto per guidare la Red Bull l’anno prossimo. Forse troppo presto rispetto alla tabella di marcia stilata da Marko & Co., ma è l’unica percorribile. Porta con sé comunque un 2018 positivo e conosce già il lavoro con la Honda, non va sottovalutato.

Stoffel Vandoorne, 4.5

Si congeda dalla Formula 1 nel modo peggiore possibile. Il campione GP2 2015 ha un talento indiscutibile, ma anche lui ha avuto a che fare con una macchina disastrosa. In più, il suo compagno di squadra è stato un certo Fernando Alonso. Solo due anni e in queste condizioni, tanta sfortuna. Gli auguriamo il meglio, sperando di rivederlo in Formula 1.

Marcus Ericsson, 6

Al suo anno migliore in Formula 1 lo svedese raccoglie nove punti mondiali che aiutano il team ad arrivare all’ottavo posto nel costruttori. Relegato a terzo pilota per il 2019, cercherà fortuna negli States in Indycar.

Lance Stroll, 5

Chiaro, la Williams purtroppo è stata inguidabile, ma lui non ha dato niente di suo per sopperire alle mancanze del team. Sei punti in stagione, niente di più. In Force India, sulla macchina del papi (citazione dovuta) dovrà dimostrare di valere qualcosa.

Brendon Hartley, 5

Messo in discussione praticamente dopo la prima gara, il neozelandese non è riuscito a mantenere il posto nonostante avesse ancora un anno di contratto. Obiettivamente, non ha dimostrato granché, ha raccolto solo quattro punti. Gli auguriamo il meglio.

Sergey Sirotkin, 4.5

Anche lui patisce a causa di una Williams senza senso, ma riesce a fare peggio di Stroll. Ci saluta dopo un anno, magari lo rivedremo in futuro.

Signori, per quest’anno è tutto. Grazie per averci seguiti, ma continuate a farlo anche durante l’inverno, tante novità sono in arrivo.

G. M.

© Scuderia Ferrari Media Center