Parla papà Nasr: “I sedili dei team minori ormai si acquistano come a un’asta”
19 Novembre 2016 - 12:16
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Samir Nasr si lamenta per il modo in cui vengono scelti i piloti dei team di bassa classifica: "Ormai il posto se lo prende chi offre di più"

Felipe Nasr a Interlagos ha compiuto una piccola grande impresa sul bagnato, portando una boccata d’ossigeno in casa Sauber grazie ai due punti conquistati nella gara di casa in Brasile. Il nono posto di Nasr rappresenta il primo piazzamento a punti in campionato per la Sauber, e consente alla scuderia svizzera di superare la Manor nella classifica costruttori, col balzo al decimo posto che permette l’accesso alla redistribuzione dei proventi derivanti dai diritti televisivi.

La grande gara disputata in casa permetterà forse a Nasr di rimanere in F1 nella prossima stagione, dopo che la sua permanenza nella massima categoria era stata messa in discussione dai problemi economici della Sauber, pronta a mettere sotto contratto piloti con un budget più elevato rispetto a quello di Nasr, ma forse meno talentuosi dell’ex campione di F.BMW.

Le difficoltà che sta incontrando Nasr per trovare un sedile nella prossima stagione hanno stizzito suo padre, Samir Nasr, che ai brasiliani di UOL ha dichiarato: “I punti conquistati in Brasile possono cambiare le cose per mio figlio. Lui comunque può portare undici milioni alla squadra. Il problema è che i sedili dei piccoli team vengono assegnati come a un’asta, dove chi offre di più vince; così però lo sport viene completamente accantonato. Stiamo ancora cercando degli sponsor per l’anno prossimo, ma i punti del Brasile forse possono darci una mano.”