Il circuito andaluso, tappa del motomondiale dal 4 al 6 maggio, ha ospitato in questi giorni i primi test privati della stagione. In pista quasi tutte le case con Honda, Ducati e Aprilia impegnate in verifiche sul comportamento dei motori. Si ricorda infatti che il tracciato spagnolo, per la presenza di brevi rettilinei, esalta più l’accelerazione che la velocità massima, consentendo a team dotati di propulsori più lenti e buoni telai di avvicinarsi ai vertici della classifica, e mandandone in crisi altri, come Ducati, che si ritrova a dover addolcire la potenza ed insistere maggiormente sull’aereodinamica.

Non da meno è stata KTM, che ha schierato Mika Kallio nella prima giornata, sostituito poi da Pol Espargaro. L’alfiere della casa austriaca ha approfittato di questa occasione per recuperare la forma migliore e smaltire i postumi dell’incidente di Sepang, in occasione dei test pre-stagionali: infortunio che ha costretto Pol ad alzare bandiera bianca per quelli di Buriram. Il GP di Termas de Rio Hondo si avvicina, e Polyccio non vuole farsi trovare impreparato.

Espargaro, in collaborazione con Kallio, ha anche avuto il compito di far progredire la RC16, moto che non è riuscita ad esprimere ancora tutto il suo vero potenziale (si veda il diciottesimo posto di Smith in Qatar) e soprattutto non è stata in grado di continuare su quella strada fatta di notevoli progressi imboccata la scorsa stagione. L’obiettivo di KTM e dei piloti è quello di trovare maggior costanza nei risultati, non limitandosi ad exploit come la qualifica di Phillips Island dello scorso anno, ma soprattutto di avere una maggiore competitività.

Grandi assenti Yamaha e Suzuki. I test proseguiranno per un’altra sola giornata con KTM impegnata in tutte e tre le classi.