Puig esce allo scoperto: dito puntato contro Pedrosa e Rossi
16 Dicembre 2018 - 18:47
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Generalmente Alberto Puig è una persona molto riservata, schivo davanti le telecamere, lapidario negli interventi. Quando però è il momento di rilasciare un’intervista, i sigilli vengono levati e il flusso di parole comincia a sgorgare. In un’intervista rilasciata al quotidiano spagnolo “La Vanguardia”, Puig si è lasciato andare in considerazioni personali riguardanti sia il rapporto che potrà instaurarsi tra Marc Marquez e Jorge Lorenzo, ora compagni di squadra in Honda, sia Dani Pedrosa che Valentino Rossi.

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Nei confronti di Dani, il team manager Honda non ha di certo rivolto parole al miele, evidenziando una lenta decrescita del pilota spagnolo nel corso degli ultimi anni: “Sono stato con Dani fino al 2013; in questi ultimi anni, francamente, non so bene cosa gli sia successo. Quest’anno ho lavorato con lui e ho visto un Dani diverso da quello che ricordavo. Per essere Campione del Mondo avrebbe dovuto fare qualcosa in più. Nella vita nessuno ti regala qualcosa. Ci sono stati altri che hanno desiderato di più di vincere il titolo“. 

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Puig ha infine indirizzato una stoccata tagliente verso Valentino Rossi. Secondo lo spagnolo, il Dottore starebbe attraversando un periodo difficile della sua carriera, e si starebbe opponendo al fatto che Marc Marquez sia diventato, a tutti gli effetti, il numero uno: “Valentino è stato un grandissimo pilota. Ha tutto il mio rispetto. Con l’età che ha, continua con la voglia e il desiderio di essere veloce. Ma gli sta costando fatica accettare che il suo momento è passato. A volte, i suoi modi non sono tra i più corretti. In nessun momento ho visto Marquez compiere azioni fuori dai limiti nei confronti di Rossi; sono sempre stati incidenti di gara. Rispetto Rossi, però nella vita ognuno ha il suo momento. Che piaccia o no, Marc è il numero uno. Alle volte uno deve fermarsi e pensare. A Marquez non interessa la corrente di opinioni che cerca di generare l’ambiente intorno a Vale. Al contrario: abbiamo sentito la sua debolezza nelle sue azioni“.

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