Quattro chiacchiere con Edoardo Vercellesi
27 Febbraio 2019 - 15:55
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Il 25 febbraio Sky Sport ha presentato la stagione motori 2019, casa del motorsport da oltre cinque anni, quest’anno con tante novità dal punto di vista dei campionati offerti. Come ogni anno, noi di motorsportitalia.net eravamo presenti, strappando quattro chiacchiere con i protagonisti che sentiremo in cabina di commento o che ci intratterranno dai box e dai paddock di tutto il mondo. In ambito World Superbike abbiamo ascoltato Edoardo Vercellesi, voce principale del campionato mondiale delle derivate di serie, al quale si affianca Max Temporali. Cresciuto tra le pagine di Motorsport Rants, con la sua rubrica “Semaforo Verce” e tra i protagonisti del programma YouTube “RetroBox”, Vercellesi è arrivato a Sky nel 2016, per la quale ha commentato le gare delle categorie propedeutiche al Motomondiale.

Ciao Edoardo. Sei al tuo primo anno da telecronista di un campionato mondiale, un grande campionato che ha visto negli ultimi anni il dominio di Rea. Abbiamo visto ieri (24 febbraio, ndr) un grande Bautista. Cosa ne pensi di questa apertura di stagione?
Penso che Rea abbia finalmente trovato pane per i suoi denti e che aldilà della situazione tecnica di Ducati, Alvaro Bautista è un pilota dal talento davvero sconfinato, che secondo me è sempre stato sottovalutato in MotoGP perché non ha mai avuto una moto ufficiale aldilà della Suzuki e poi della Aprilia, che però non gli avrebbero mai permesso di vincere una gara allo stato in cui si trovavano. E’ stata un’unione di fattori. Rea fa fatica a Phillip Island, lo abbiamo visto anche l’anno scorso, Bautista va fortissimo qui, la moto, forse anche perché derivata dalla GP15, è praticamente una MotoGP, quindi una bomba. Lui che viene dal Motomondiale ha saputo capirla molto prima rispetto ai suoi compagni di marca. Direi che è un’unione di fattori. Certo è che non si ci sarebbe mai aspettati tanta differenza tra i due. Penso che Rea abbia delle belle gatte da pelare, vedremo come Ducati sarà sulle altre piste, come verrà penalizzata a livello regolamentare dalla quarta gara in poi, ma Rea tornerà più competitivo rispetto all’Australia. Sarà una gran bella stagione.

Pensi che questo nuovo regolamento, anche per quanto riguarda il nuovo format delle gare, possa andare a penalizzare Kawasaki e Rea, oppure la forza dei due è talmente grande da non essere alterata da una gara in più al week-end?
Penso che non possa andare a creare problemi nello specifico a Jonathan Rea, ma li andrà a creare a chiunque. Anzi, paradossalmente a Phillip Island, la Gara Sprint, vista la breve durata sarebbe stata l’unica possibilità di Rea di battere Bautista. E’ stata una novità regolamentare molto contrastata all’inizio, in maniera molto comprensibile, però le gare sprint ci sono sempre state nel motorsport, ad esempio come nel Blancpain. Si è rivelata essere una bella novità grazie allo spettacolo offerto, permettendo di spingere subito senza pensare alle gomme.

Domanda difficile. Secondo te vedremo nuovamente Jonathan Rea campione del mondo o ci sarà un nome diverso in vetta a questo mondiale?
Premesso che è impossibile dirlo dopo la prima gara, il campione del mondo sarà molto probabilmente uno tra Rea e Bautista. Chi dei due non lo so. Prima della stagione avrei detto sicuramente Jonathan Rea perché sembrava che Bautista facesse più fatica, ora non lo posso più dire. Onestamente è molto presto. Aspetterei almeno le prime due gare europee per capire esattamente quali saranno i valori in campo.

A cura di Marco Colletta e Roberto Valenti
Immagine in evidenza: © motorsportitalia.net