Red Bull valuta il passaggio ai motori Honda per il 2019. Marko: “Ora hanno una power unit affidabile”
19 Febbraio 2018 - 19:39
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Il motorista giapponese, nuovo partner tecnico della Toro Rosso, ha impressionato la Red Bull. E la scuderia di Mateschitz pondera di mollare la Renault a fine stagione

La Red Bull quest’anno punta in alto, e dopo un 2017 in chiaroscuro ha alzato l’asticella. La scuderia di Dietrich Mateschitz si è posta come unico obiettivo la conquista dei titoli piloti e costruttori, riconoscimenti che da quattro stagioni hanno imboccato la strada di Brackley, direzione Mercedes, invece di quella che porta a Milton Keynes, casa della Red Bull.

Oggi è stata presentata al mondo della Formula 1 la neonata RB14, la vettura progettata da Adrian Newey che dovrà mettere Max Verstappen Daniel Ricciardo nelle condizioni di lottare ad armi pari contro i piloti di Ferrari e Mercedes. In questa giornata ha però fatto clamore un’altra notizia riguardante la Red Bull, e non connessa con la presentazione della nuova monoposto. Helmut Marko, talent scout della squadra anglo-austriaca, ha dichiarato che il team sta prendendo in considerazione l’ipotesi di passare alle power unit prodotte dalla Honda nel 2019. Quest’anno i giapponesi forniscono i motori alla Toro Rosso, junior team di casa Red Bull. La scuderia di Faenza è rimasta piacevolmente colpita dal lavoro dei tecnici della Honda e dai riscontri del motore nelle prove al banco, e anche i vertici della Red Bull hanno apprezzato gli sforzi dei nipponici per migliorare la power unit. E il positivo inizio di rapporto fra le parti ha messo in testa alla Red Bull l’idea di legarsi alla Honda con un contratto pluriennale, mettendo contestualmente fino alla storica partnership tecnica con la Renault.

 

 

“Finora siamo stati positivamente sorpresi dalla Honda, sia per quanto concerne la dedizione sia per l’entusiasmo che ci mettono nel lavoro – ha dichiarato Marko ad Auto Motor und Sport – Penso che abbiano imparato dagli errori che hanno commesso in passato, e guardando ai riscontri dei test al banco, adesso hanno una power unit affidabile. Ritengo possibile che il motore possa raggiungere le prestazioni di quello della Renault entro metà stagione. Rispetto a una volta, le regole sui motori sono cambiate, perciò un team deve annunciare entro la fine dell’estate con quale motore correrà nel campionato successivo. Analizzeremo meticolosamente ogni possibile informazione e ogni dettaglio a nostra disposizione prima di prendere una decisione (se lasciare la Renault per la Honda, ndr), e poi prenderemo una decisione. In questo momento non scartiamo nessuna opzione”.