Sainz punzecchia Verstappen: “Ogni tanto bisognerebbe pensare alla squadra più che a sé stessi”
20 Settembre 2015 - 20:09
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Dopo qualche gara di sofferenza la Toro Rosso torna a punti con entrambe le monoposto nel Gp di Singapore. Max Verstappen e Carlos Sainz, dopo un inizio di gran premio difficile con una partenza mancata e un cambio bloccato in folle in fase di ripartenza da safety car, hanno cominciato un rimonta irresistibile nella seconda parte di gara, portando a casa un ottavo e nono posto.

Ma durante gli ultimi giri gli animi si sono surriscaldati in casa Toro Rosso. La scuderia di Faenza ha chiesto a Verstappen di far passare Sainz, per permettere allo spagnolo di provare un attacco su Perez. Verstappen ha risposto con fermezza: “No!”

Sainz ha mostrato buon viso a cattivo gioco, ma nelle interviste post gara ha comunque fatto trapelare un po’ di malcontento per il rifiuto di Verstappen di obbedire alla squadra. “Sulla falsariga di quanto fatto dalla Red Bull a Monaco, ho chiesto un’opportunità per provare ad attaccare Perez, visto che avevo gomme più nuove di quelle di Max,” ha detto Sainz a fine gara. “Volevo solo avere una possibilità. Se non avessi passato Perez, avrei ridato la posizione a Max. Non sono arrabbiato, ma certe volte sarebbe meglio pensare alla squadra più che a sè stessi.”

Ad ogni modo la Toro Rosso non ha rimproverato Verstappen a fine gara. “Carlos aveva gomme più nuove e ci sembrava sensato farlo passare per provare ad attaccare Perez, ma in quel momento era troppo lento e lontano da Max per dare un ordine di squadra,” ha ammesso il team principal Franz Tost. “Carlos doveva essere più vicino.”