Sirotkin stronca la Williams: “Le qualifiche sono state una battaglia per la sopravvivenza”. Stroll: “Vettura inguidabile”
16 Settembre 2018 - 12:01
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GP Singapore
I piloti della scuderia di Grove sconfortati dopo aver beccato più di cinque secondi dalla pole position

MARINA BAY – Dopo un weekend tutto sommato positivo a Monza, col ritorno in zona punti e il primo piazzamento in top ten per Sirotkin grazie alla squalifica di Grosjean, la Williams è tornata a faticare drammaticamente a Marina Bay. Nelle qualifiche del GP di Singapore la Williams ha mostrato tutti i suoi limiti, e la vettura affidata ai suoi giovani piloti non era assolutamente in grado di competere con quelle degli avversari. I risultati sono stati imbarazzanti: Sirotkin e Stroll si sono qualificati in ultima fila, e hanno accusato un distacco di 5 secondi e due decimi dalla pole di Hamilton. Non solo: i piloti della scuderia di Grove hanno preso 1.4 secondi da Vandoorne, che si è classificato diciottesimo.

 

 

“Il miglior modo per descrivere le qualifiche è dire che sono state una battaglia per la sopravvivenza – ha ammesso schiettamente Sirotkin, intervistato da Autosport – Nel tuo primo giro in qualifica speri sempre che lo cose si sistemino dopo tutto il lavoro fatto, ma poi inizi a spingere forte in qualifica e ti accorgi che nulla di quello che hai fatto sta funzionando. Nel mio primo giro veloce ci sono stati almeno due momenti nei quali al 99% mi ero arreso ed ero pronto a sbattere contro le barriere. Eravamo al limite. Dal secondo run è cambiata la mentalità, visto che non si può scendere in pista con queste preoccupazioni per la testa. Questo non è il modo di approcciare la qualifica e di divertirsi per un pilota. Ho badato a sopravvivere”.

Deluso per le prestazioni della Williams anche Stroll, che ha dichiarato: “La macchina è semplicemente inguidabile. Non c’è grip, non si possono sfruttare i cordoli e la trazione è deficitaria. E queste sono le cose che servono per andare forte a Singapore. Sfortunatamente non siamo riusciti a sistemare la macchina in queste aree, e questo è stato il nostro problema. Più provavo a spingere, e più le gomme pattinavano e la loro temperatura andava alle stelle”.