Techeetah e Dragon Racing multate per irregolarità alle cinture: è polemica a Santiago
04 Febbraio 2018 - 19:28
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ePrix Santiago 2017-18

Non si placano le polemiche a Santiago del Cile. Dopo la splendida doppietta nel primo ePrix cileno della storia della Formula E con Jean-Eric Vergne e Andre Lotterer, la Techeetah è stata multata dalla Federazione con 30 000 euro per una irregolarità legata alle cinture di sicurezza delle due monoposto cinesi.

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Al termine della gara i commissari tecnici avevano segnalato una modifica alle cinture di sicurezza sia sulle vetture di Vergne e Lotterer sia sulla Dragon di Jerome D’Ambrosio (che ha ricevuto una sanzione di 15 000 euro, ndr), senza che ci fosse stata alcuna segnalazione al delegato tecnico di una aggiunta di parti non previste, ovvero di una maniglia alla cinghia inferiore che avrebbe reso più veloce il serraggio dopo il cambio macchina.

A partire dall’appuntamento cileno, infatti, la FIA ha abolito il tempo minimo da rispettare durante la sosta obbligatoria per il cambio auto e, in virtù di questa scelta, sono state cambiate anche le cinture di sicurezza su tutte le monoposto, adottando lo stesso sistema utilizzato sui prototipi del WEC.

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E’ molto difficile stabilire se la modifica fatta dalla Techeetah e dalla Dragon Racing abbia effettivamente portato un guadagno di tempo notevole; sta di fatto, però, che Vergne è risultato il pilota più veloce nel pit stop con 46,847 secondi, con Lotterer terzo (48”372) e D’Ambrosio due secondi più lento del tedesco.

La rabbia degli altri team nasce dal fatto che i tecnici della Federazione avrebbero negato modifiche simili prima della gara a chi aveva avanzato regolarmente la richiesta. Tra i più furiosi c’è il boss della Mahindra Dilbagh Gill, che si è visto perdere la leadership di entrambe le classifiche proprio dopo l’ePrix di Santiago.

“Sarebbe stato molto più corretto squalificare le monoposto non conformi al regolamento piuttosto che multarle – ha affermato GillLa FIA non si è comportata in maniera corretta in questa prima parte della stagione, prendendo molte decisioni in contrasto tra di loro. Basta prendere il caso di Daniel Abt ad Hong Kong, che ha perso la vittoria per una sciocchezza decisamente meno rilevante di questa. Se si continua così si rischia di mettere in discussione la credibilità di tutta la Formula E”.

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Non è mancata la risposta di Mark Preston, responsabile della Techeetah: “Abbiamo due piloti con esperienza nel Mondiale Endurance e sono in grado di eseguire alla perfezione e velocemente i pit stop veloci. Purtroppo ci sono delle zone ‘grigie’ del regolamento e non sempre è ben chiaro cosa è permesso e cosa no. Non si è trattato di una modifica che ha intaccato i termini di sicurezza imposti dalla FIA, ma abbiamo semplicemente cercato una maggiore praticità dopo il cambio macchina”.

Nonostante tutto, Jean-Eric Vergne mantiene la prima posizione della classifica piloti con 71 punti e cinque lunghezze di vantaggio su Felix Rosenqvist, mentre la Techeetah comanda tra i Costruttori con 89 punti.