Tensione in IndyCar: i piloti chiedono modifiche alle regole sui doppiaggi. Power: “Regole ridicole”
03 Agosto 2017 - 20:39
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Mid-Ohio 200 2017
Power e Rahal, ostacolati da Gutierrez nell'inseguimento di Newgarden a Mid Ohio, hanno auspicato regole più europee sui doppiaggi

Josef Newgarden ha vinto con pieno merito la gara disputata dalla IndyCar Mid Ohio, avendo passato il poleman Power in pista. Non si può però nascondere che il pilota americano abbia trovato in Esteban Gutierrez un prezioso alleato nella rincorsa alla vittoria. Il pilota messicano, doppiato, dopo una ripartenza da una caution ha bloccato la rincorsa di Power e Rahal, favorendo la marcia solitaria di Newgarden verso il successo, sebbene al restart abbia rischiato di tamponare il leader della corsa.

A termini di regolamento, Gutierrez non ha fatto nulla di scorretto. Il pilota del Dale Coyne Racing aveva un giro di ritardo solo su Newgarden, e i dettami della IndyCar stabiliscono che un pilota ha il dovere di farsi da parte solamente se è già stato doppiato da tutto il gruppo. La ripartenza era inoltre avvenuta a 19 giri dal termine, e il regolamento fa scattare solo a 15 tornate dalla conclusione l’obbligo per i doppiati di lasciarsi sfilare e di posizionarsi dietro ai piloti a pieni giri.

 

 

“Quello che è successo non è colpa di Gutierrez, e io non ce l’ho con lui – ha detto Power – Il fatto è che le regole della IndyCar sono ridicole. E’ stupido che un team dica a un pilota di continuare a spingere anche se non è nel giro del leader. La presenza di Gutierrez ha rovinato una gran bella battaglia per la vittoria finale, perché Newgarden aveva le gomme dure, mentre io e Rahal eravamo sulle alternate”.

Il pensiero del pilota del team Penske è condiviso anche da Rahal, che ha spiegato: “Gutierrez è stato dannatamente vicino a buttare fuori il leader. Tutti l’hanno visto, e onestamente è ridicolo tutto ciò. Abbiamo parlato di situazioni del genere fra noi piloti a porte chiuse. Penso che basti il buon senso e il rispetto per gli altri piloti in casi simili”.