Test Sepang, Day 1 | Pedrosa mette in riga le Ducati. Sesto Valentino
28 Gennaio 2018 - 13:29
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Lo spagnolo della Honda spicca davanti alle Desmosedici ufficiali e Pramac. Positivo il debutto di Rossi sulla nuova M1

Il Campionato del Mondo 2018 di MotoGP inizia dai test di Sepang, in Malesia. A dominare il primo giorno di prove è Dani Pedrosa con la RC213V del team Repsol Honda. Il pilota di Sabadell è riuscito a essere più rapido di un bel quartetto Ducati, con le due moto del team ufficiale e le due della scuderia Alma Pramac Racing che chiudono vicinissime alla vetta. Anche la nuova Yamaha YZR-M1 ha dimostrato competitività, ma il miglior pilota di Iwata, Valentino Rossi, si è dovuto accontentare del sesto tempo.

Nella mattinata malese si è girato poco e i tempi non sono stati significativi a causa della pista umida. Le condizioni dell’asfalto sono migliorate nettamente nel pomeriggio e tutti i piloti hanno abbassato velocemente i loro crono. Molte le novità provate sui prototipi 2018, che hanno montato anche delle nuove Michelin da pioggia a tre differenti mescole.

Come detto, la HRC comincia la nuova stagione ancora una volta al vertice, ma non con il campione del mondo in carica Marc Marquez. Il pilota catalano ha preferito concentrarsi meno sul giro secco, accontentandosi della quarta posizione dietro la Yamaha numero 46.

Veloce anche Cal Crutchlow, in sella alla nuova versione della RC213V targata LCR. Il britannico è stato più volte leader della classifica generale durante l’arco della giornata, rendendosi anche protagonista di una caduta fortunatamente senza conseguenze, ma alla fine il suo miglior crono è risultato il nono.

Dall’altra parte del suo box (tornato a due piloti da quest’anno, ndr) ha ben figurato il suo compagno di scuderia Takaaki Nakagami. Il giapponese è stato il rookie più veloce della prima giornata grazie al suo dodicesimo tempo, a poco più di 1,2 secondi dalla miglior prestazione di Pedrosa.

Molto positiva anche la prima giornata della Ducati. Gli uomini di Borgo Panigale si presentano al primo appuntamento della stagione forti dell’aiuto di Casey Stoner e di Michele Pirro. L’australiano, in pista già da alcuni giorni, ha messo a referto tempi da primato girando sul 2:01 basso, mentre il collega pugliese è stato ai box lavorando insieme a Danilo Petrucci, anche lui in sella alla Desmosedici GP18.

L’impegno Ducati ha battuto due strade: la prima su una Ducati GP17 evoluta in parallelo ad una GP18. I piloti del box ufficiale, come quelli della Pramac, hanno infiammato il finale di prove: Andrea Dovizioso si ferma a quasi tre decimi e mezzo da Pedrosa, Jorge Lorenzo lo insegue a tre centesimi di distacco, poi gli uomini della scuderia senese con il Petrux che anticipa il neo-acquisto Jack Miller.

Il team Movistar Yamaha ufficiale inizia la stagione con il piede giusto e la nuova M1 sembra essere un prototipo totalmente diverso dalla problematica moto dell’anno passato. In diverse occasioni Rossi è salito al comando della tabella dei tempi per poi chiudere come sesto, mentre Maverick Viñales ha lavorato più sul ritmo gara. Le ottime prestazioni della M1, che monta comunque un telaio molto simile a quello del 2016 nel quale spinge il motore 2018, sono anche dimostrate dalle velocità di punte toccate dai prototipi di Iwata.

Il Team Suzuki Ecstar ha portato in pista la nuova GSX-RR, versione evoluta dalla moto della scorsa stagione presentata proprio ieri nel paddock di Sepang. La Casa di Hamamatsu ha provato nuove componenti, come ad esempio una carenatura aerodinamica simile a quella già testata nel 2017. Il miglior pilota è stato Alex Rins, undicesimo, mentre Andrea Iannone, vittima come Crutchlow di una caduta senza conseguenze, è sedicesimo.

Prove costruttive per la Aprilia con Aleix Espargaro e Scott Redding, che nel primo giorno di test si sono concentrati su alcune componenti della carenatura frontale e sull’elettronica. Novità del test per la Casa di Noale, il telaio in alluminio che ha dato ottime sensazioni in fase di frenata ad Espargaro.

Buon inizio anche per gli altri tre debuttanti della categoria. Franco Morbidelli, campione del mondo di Moto2 e ora portacolori del team Marc VDS, si ferma a circa 1,7 secondi a dalla vetta lavorando principalmente sulle sensazioni anche in condizioni miste con gomme da bagnato.

Riscontri più che positivi, infine, dalla nuova RC-16 del team Red Bull KTM, con Pol Espargaro autore del decimo tempo.