Test Sepang, Day 2 | Viñales e Rossi davanti a tutti con la nuova Yamaha M1
29 Gennaio 2018 - 15:33
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Il pilota catalano domina la seconda giornata in Malesia e sale al comando della combinata. Valentino subito dietro, Lorenzo quarto

La seconda giornata di test all’International Circuit di Sepang si chiude con Maverick Viñales che fa segnare il miglior tempo, battendo anche il primato di ieri di Dani Pedrosa (oggi terzo). Molto vicino anche Valentino Rossi, che con la seconda M1 versione 2018 si ferma a 35 millesimi dal compagno di squadra catalano.

Il caldo ha sicuramente caratterizzato l’apertura del secondo giorno di prove, con il sole che ha aiutato ad asciugare rapidamente alcuni tratti di pista ancora umidi per via della pioggia caduta nella notte. Per la Yamaha è stata la giornata dell’aerodinamica, con entrambi i piloti Yamaha che hanno provato la nuova carena alettata.

Valentino è stato il primo ad abbattere il muro dei due minuti a 13 minuti dalla bandiera a scacchi, infrangendo il crono di Pedrosa riferimento della combinata. Rossi, dimostratosi molto competitivo per tutto l’arco della sessione, alla fine si è dovuto accontentare del secondo miglior tempo, alle spalle della moto gemella di Viñales.

Il numero 25 ha anche lavorato molto sui long run, completando anche una distanza di gara nelle ore più calde della giornata e stabilendo anche il record di tornate della giornata, 66. Come Rossi, Viñales ha provato una nuova carenatura con appendici aerodinamiche, riscontrando sensazioni positive dal punto di vista della stabilità.

Come la Yamaha, anche la HRC ha provato una nuova carenatura e il lavoro del box si è ormai focalizzato esclusivamente sulla moto 2018. Dopo il primato di Pedrosa nella giornata di apertura, sia il pilota di Sabadell sia Marc Marquez hanno lavorato su un programma che ha come base la regolazione della potenza e un impegno parallelo su motore ed elettronica.

Allo scadere del tempo, il campione del mondo ha provato a insidiare il primato dei piloti Yamaha, ma è incappato in una scivolata senza conseguenze alla curva 2. Il numero 26, invece, è stato l’unico tra i top rider a non migliorare il proprio passaggio di ieri.

Lavoro simile nel garage LCR Honda, con Cal Crutchlow che ha provato una nuova carenatura simile a quella portata in pista dai piloti ufficiali. Il britannico ha comandato la classifica per buona parte della sessione e alla fine ha chiuso terzo a 88 millesimi da Viñales.

La Ducati continua a trovare conferme con il procedere della sessione. Dopo aver piazzato quattro moto nelle prime cinque posizioni ieri, la Casa di Borgo Panigale si conferma nelle posizioni che contano grazie al quarto tempo di Jorge Lorenzo e al quinto di Jack Miller (Alma Pramac Racing). Sia il team ufficiale sia quello satellite hanno provato una nuova carenatura ‘alata’, ottenendo buoni riscontri.

Leggermente più staccati Andrea Dovizioso e Danilo Petrucci, rispettivamente ottavo e nono dietro la Yamaha Tech 3 di Johann Zarco (giornata molto intensa e positiva per il francese, ndr) e la RC213V di Marc Marquez, anche se entrambi si sono ritenuti soddisfatti dopo il lavoro svolto oggi.

I due piloti del Team Suzuki EcstarAlex Rins e Andre Iannone, hanno continuato il programma sulla GSX-RR affiancati del collaudatore Sylvain Guintoli. Anche per loro è stato il giorno dei test sulla nuova carena aerodinamica, anche se il pilota di Vasto è stato costretto a fermarsi anche a causa di un problema tecnico con la moto, che ha anche preso fuoco. Alla fine, The Maniac ha chiuso 10°, Rins 13° e Guintoli 22°.

Continua a prendere confidenza con la nuova moto Franco Morbidelli. Il pilota italiano del team Marc VDS ha lavorato alla ricerca delle migliori sensazioni, provando ad aumentare la velocità in ingresso curva. Il pilota della VR46 Riders Academy è riuscito a strappare il primato tra i rookie al giapponese Takaaki Nakagami (LCR Honda, 21° tempo) con il suo 17° tempo e nonostante due cadute senza particolari conseguenze.

Gli uomini del team Aprilia Gresini hanno continuato nel programma di lavoro con Aleix Espargaro in sella alla nuova RS-GP, con il neo arrivato Scott Redding che ha girato, invece, sulla moto della scorsa stagione con l’obiettivo di prendere confidenza con il prototipo della Casa di Noale.

 

Nessuna grande novità in termini di prototipo per la KTM. La moto austriaca, oggetto di una grandissima evoluzione nel 2017 (anno del debutto in MotoGP, ndr), è interessata solo da alcune modifiche e fino ad ora i due piloti Pol Espargaro (protagonista di una brutta caduta che ha causato l’esposizione della bandiera rossa, ndr) e Bradley Smith, insieme al collaudatore Mika Kallio, hanno lavorato su assetti ed elettronica, mentre nel pomeriggio è stato completato qualche giro con una nuova carenatura.

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