Time Attack | A Monaco le Mercedes sono un secondo più veloci, la Ferrari nemmeno un decimo
25 Maggio 2019 - 18:02
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GP Monaco

Time Attack torna per l’appuntamento monegasco del calendario 2019 di Formula 1. Di anno in anno abbiamo visto un miglioramento dal punto di vista aerodinamico e quest’anno, con ali anteriori e posteriori molto più larghe, il carico è aumentato ancora di più e questo vuol dire che a Monte Carlo le vetture creano un tutt’uno con il terreno. La passata stagione tutte le scuderie sono riuscite a migliorare i proprio tempi migliori in qualifica rispetto all’anno precedente, ma quest’anno saranno riusciti a replicarsi?

TOP TEAM – MERCEDES / FERRARI / RED BULL
La Mercedes torna in pole position a Monte Carlo dopo tre anni in cui a dividersi la partenza al palo sono stati Daniel Ricciardo con Red Bull (2016 e 2018) e Kimi Raikkonen con Ferrari (2017). Le Frecce d’Argento, che già l’anno scorso aveva migliorato di un secondo il tempo del 2017, anche quest’anno, grazie alla pole position di Lewis Hamilton, ha limato un altro secondo dal tempo del 2018. E’ sicuramente il migliore dei top team e anche di molto, tra poco vedremo il perché…

La Red Bull ha ottenuto come miglior piazzamento il terzo posto grazie a Max Verstappen che però è stato poco meno di due decimi più rapido rispetto al tempo fatto segnare lo scorso anno da Daniel Ricciardo che, come detto precedentemente, aveva realizzato la pole position.

Ancora una posizione da fondo classifica per la Ferrari che così come a Barcellona, anche qui è l’ultima delle squadre per miglioramento tempistico, ma per fortuna questa volta ci sono due team con tempi negativi rispetto al 2018. La SF90 conferma quanto visto al Montmelò, ovvero la sofferenza in piste lente che porta ad uno stallo delle prestazioni nel confronto con quelle della SF71-H. A Maranello in un anno, infatti, hanno migliorato solo 92 millesimi (ricordando i 33 millesimi in Spagna, ndr).

ALTRI TEAM – McLAREN / HAAS / ALFA ROMEO / RACING POINT / RENAULT / TORO ROSSO / WILLIAMS
Leader della classifica degli altri, la McLaren oggi ha ottenuto l’accesso al Q3 con Carlos Sainz, così come 12 mesi fa il suo connazionale Fernando Alonso aveva ottenuto un risultato analogo. Se la MCL32 aveva migliorato di oltre un secondo la prestazione ottenuta nel 2017, la MCL33 si è avvicinata ai sette decimi, circa quattro in meno. Questo porta il team di Woking a portarsi a metà classifica.

La Haas è team vincitore della sfida Time Attack a Monte Carlo. Dopo un’ottima prestazione a Barcellona, anche nel Principato conferma una ritrovata forma che questa volta, in qualifica, permette al team di Kannapolis di mangiare 1.6 secondi da quanto fatto lo scorso anno da Grosjean in Q3. Il tempo di Magnussen permette alla VF-19 di staccare di circa cinque decimi e mezzo la W10 che si attesta in seconda posizione. Bisogna sottolineare però che l’anno scorso le Haas addirittura non andarono oltre il 15° tempo in qualifica!

Delusione in Spagna e delusione a Monaco. Stiamo parlando dell’Alfa Romeo che manca nuovamente l’accesso al Q3 e per la prima volta in stagione non conquista la top-3 dei miglioratori, ma addirittura la C39 si porta in quinta posizione. Questo non è comunque negativo dato che rispetto alla C38 il tempo è più rapido di 7 decimi, ma c’è chi ha guadagnato di più, soprattutto tra i propri competitors (vedi Haas, Toro Rosso e Renault).

Racing Point è invece uno dei due team che ha peggiorato quanto fatto la passata stagione. Quando ancora si chiamava Force India, la vettura rosa riusciva ad ottenere passaggi nel Q2 e Q3. Quest’anno invece sia Sergio Perez che Lance Stroll hanno dovuto saltare il gruppo dopo i primi 18 minuti. Il team anglo-canadese con la sua RP-01 paga quasi due decimi dalla VJM11 che l’anno scorso vedeva al volante il messicano ed Esteban Ocon.

Ruoli invertiti con Renault che questa volta strabilia tutti con Daniel Ricciardo che ha conquistato la quarta fila con il settimo tempo. Il pilota australiano, due volte poleman tra le stradine principesche, a permesso alla compagine di Enstone di tagliare nove decimi da quanto Carlos Sainz aveva fatto un anno fa.

Altro team sotto i riflettori è Toro Rosso che si conferma come una delle squadre migliori per quanto riguarda i miglioramenti confermandosi spesso e volentieri nelle prime tre posizioni. La squadra di Faenza ha migliorato sia i risultati che i tempi. Entrambi i piloti sono stati capaci di portare la STR14 all’interno della Q3 con Daniil Kvyat, autore del sesto tempo, che ha sottratto 950 millesimi al decimo tempo fatto segnare da Pierre Gasly con la STR13 un anno fa.

Iniziata a Barcellona e terminata immediatamente la partentesi positiva della Williams. In Spagna la squadra inglese aveva fatto meglio addirittura di Ferrari, mentre nelle strette strade di Monaco, la vettura realizzata a Grove ha perso un secondo rispetto al 2018.

UP & DOWN COMPLESSIVO
Alfa Romeo non ha impressionato oggi, ma se si dovesse prendere in considerazione il miglioramento in due anni, è sicuramente quello che ha fatto nettamente meglio. Tra la Sauber C37 e l’Alfa Romeo C39 ci sono quasi 3.2 secondi in meno in appena 24 mesi.

Il secondo team in questa classifica attraverso più anni è la Renault con 2.4 secondi a qui seguono Haas a 2.094 e a 37 millesimi dalla squadra americana c’è la Mercedes. Questi inoltre sono gli unici team ad avere un miglioramento di oltre due secondi.

La Ferrari migliora solo 1.2 secondi e ciò vuol dire che occupa l’ottava posizione sia nella classifica 18vs19 che in quella 17vs19. La peggiore in assoluto è invece la Williams che se Nel 2018 aveva fatto un passo avanti di 1.2 secondi, quest’anno ha perso quasi tutto, arrivando a un miglioramento complessivo di appena tre decimi.

Immagine in evidenza: © Haas F1 Team | Official Twitter Page