Torna a riempirsi la griglia in IndyCar? Dreyer & Reinbold lavora a un ritorno full time
05 Marzo 2018 - 1:35
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Dopo il semi addio del 2013 e la presenza costante alla Indy 500, la squadra pensa di tornare in pianta stabile in IndyCar

La IndyCar si è data dei chiari obiettivi nel piano quinquennale redatto a fine 2016. Jay Frye e i vertici della serie hanno dapprima cercato di semplificare le regole in materia di aerodinamica, congelando gli aerokit ed eliminandoli completamente nel 2018 con l’introduzione del kit aerodinamico universale prodotto dalla Dallara. In secondo luogo, grazie anche all’introduzione dello universal bodywork e all’arrivo del monomarca PFC per il materiale dei freni, la categoria ha fatto il possibile per ridurre i costi e rendere la serie più appetibile.

Il proposito si è tradotto in realtà, e per la prima volta da tanto tempo la IndyCar ha attratto tante nuove squadre. Il Carlin Racing e l’Harding Racing hanno deciso di entrare in pianta stabile nel campionato, credendo fermamente nella visione di lungo termine dell’estabilishment della categoria. Anche Juncos Racing e la struttura di Michael Shank hanno ufficializzato la loro presenza in IndyCar nel 2018, sebbene il loro programma sia limitato alla partecipazione ad alcune gare del campionato e non a tutte la stagione. Nel caso del team di Ricardo Juncos, l’entrata da part timer in IndyCar nel 2018 è solo un preludio a un ingresso come squadra full timer.

 

 

Il nuovo corso della IndyCar piace a tante nuove realtà, ma anche a vecchie conoscenze della serie. Una di queste è il Dreyer & Reinbold Racing, team che si è affacciato alla scena della IRL nel 2000, prendendo parte come squadra full time a tutti i campionati dal 2001 al 2012, abbandonando la scena dopo la 500 Miglia di Indianapolis 2013 a causa di problemi di budget. La piccola compagine statunitense, a differenza di tante altre squadre che hanno lasciato la serie, non ha mai chiuso realmente la porta alla categoria, e dal 2014 in poi ha sempre partecipato con una monoposto alla Indy 500. Quest’anno però Dreyer & Reinbold vuole prendere parte alla gara più importante dell’anno con due vetture, a testimoniare il rinnovato interesse per la serie. Non solo: il team sta lavorando per tornare a tempo pieno in IndyCar.

“Abbiamo parlato con molto interesse della possibilità di provare a tornare full time in IndyCar, o di avviare un impegno più importante come team part timer – ha confidato alla stampa americana Dennis Reinbold – Stiamo lavorando su questa cosa. Ci sono delle opportunità là fuori, e le stiamo esplorando, e proviamo a vedere dove ci portano. Uno dei nostri scopi è quello di avere due vetture al via alla 500 Miglia di Indianapolis. Questo comporta un maggiore investimento in termini di staff, pezzi di ricambio, dadi ruota, gomme, radio ecc… Questo ci mette nella condizione di poter espandere il nostro programma in IndyCar in futuro. E c’è bisogno di tutto questo per essere presenti full time. Dietro le quinte stiamo lavorando per questo, ma devono esserci le condizioni giuste per realizzare il nostro intento”.