UFFICIALE: McLaren non entrerà full time in IndyCar nel 2019. Resta sempre probabile la presenza alla Indy 500
20 Ottobre 2018 - 16:36
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La scuderia di Woking non competerà a tempo pieno nella serie americana, ma sta lavorando per far correre ad Alonso il GP di Indianapolis e la 500 Miglia

Gli sforzi della McLaren non si sono concretizzati. La scuderia inglese, nonostante tutto l’impegno profuso dal CEO Zak Brown, non espanderà i suoi programmi nel motorsport e non prenderà parte alla stagione 2019 della IndyCar come team presente a tempo pieno.

Per diversi mesi i vertici del rinomato team con sede a Woking hanno lavorato duramente per stringere una partnership con l’Andretti Autosport in modo tale da poter schierare una monoposto full time nel 2019 con Fernando Alonso alla guida. Le trattative con la compagine di Michael Andretti si sono arenate, così come la possibilità di essere al via del campionato grazie all’Harding Racing, nel frattempo divenuto partner tecnico dell’Andretti Autosport. Harding ha scelto di diventare una sorta di junior team di Andretti, passando da una a due vetture e dando una chance ai giovani del programma Andretti Herta O’Ward. Da lì è parso evidente che per la McLaren non ci fossero quasi più speranze di entrare full time in IndyCar, e ieri è arrivata la conferma ufficiale.

 

 

“Abbiamo preso la decisione di non competere in IndyCar a tempo pieno nel 2019 – ha spiegato Zak Brown nel corso di una conferenza stampa al COTA – Non siamo ancora pronti, e preferiamo dirottare la nostra concentrazione esclusivamente sulla Formula 1. Purtroppo nel 2019 non ci saremo in tutte le gare. Il desiderio di essere in IndyCar in pianta stabile rimane vivo. La 500 Miglia di Indianapolis rimane un nostro obiettivo e ci interessa molto. La decisione di essere presenti alla gara più importante dell’anno verrà presa in inverno, ma di sicuro Alonso vuole correre a Indianapolis”.

Come detto da Brown, la prospettiva di una presenza della McLaren alla 500 Miglia di Indianapolis, e anche nel GP di Indianapolis, rimane ancora probabile. Gli inglesi sono costantemente in contatto con Michael Andretti, che nello scenario più importante dell’anno è solito schierare una o due monoposto in più rispetto a quelle utilizzate nel resto del campionato. Resta da capire se la Honda, fornitore dei motori dell’Andretti Autosport, porrà il veto all’arrivo di Alonso a causa dei dissapori avuti in Formula 1 col pilota spagnolo.