UltimaCurva | Barça a vela McLaren: ma era libeccio o scirocco?
24 Febbraio 2015 - 0:45
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ALT! Prima di accusarci(mi) di essere dei senza cuore, di fare cruda ironia, di essere gente a proprio modo “scaltra”, fermatevi un attimo e provate seriamente a rispondere ad una domanda tanto ovvia quanto importante per capire cosa davvero possa essere successo alla fatidica curva 3 di Barcellona: ma era libeccio o scirocco?

No perchè non so voi, fedelissimi lettori, ma qui ci sentiamo tutti un po’ presi in giro. La McLaren nel pomeriggio di ieri ha diramato un comunicato nel quale ha fatto chiaramente intendere come l’incidente di Fernando Alonso fosse avvenuto ad una velocità non proprio sostenuta e che fosse stato causato dal forte vento.

Potrebbe anche essere vero, il vento c’era sul serio, ma il buon Vettel che stava passando a velocità nettamente superiore subito dietro ad Alonso, sarebbe dovuto finire come minimo a Madrid (cit.). Per non parlare delle MotoGP che corrono ogni anno a Barcellona, o delle Moto2 o Moto3 che essendo ovviamente più leggere rischierebbero di ammazzare qualche spettatore se dovesse arrivare una folata di maestrale sul circuito, o no?

Ironia a parte, per non stufarvi, vorrei solo capire cosa ne pensate voi di tutto ciò: il disagio di Alonso all’interno della sua McLaren è chiaro, perchè stare per parecchi minuti dopo l’incidente in stato di agitazione, tanto da essere sedato, non è normale per un pilota che ha subito un tale incidente.

La botta è stata poco violenta, la macchina è quasi intatta, ala anteriore e sospensione a parte. Ora, qui in redazione non vogliamo urlare a complotti o insabbiamenti, anche perchè sappiamo benissimo che esistono certe situazioni in ambienti dove girano un mucchio di soldi come in Formula 1; cio è favorito, in questo caso, dalla totale mancanza di telecamere in quel punto, ma quantomeno giustificare la faccia provata di Alonso dovuta a sedativi, i diversi marchingegni che lo circondano in ospedale (anche una flebo ancora iniettata nel braccio), il forte trauma cranico subito dopo l’impatto.

Alonso lo conosciamo bene, sappiamo la cura maniacale del suo corpo, degli allenamenti e del suo stato di forma.

Parecchie sono state le interpretazioni, perchè far passare più di 24 ore senza emettere un comunicato ufficiale (che sia aggiustato rispetto alla realtà a questo punto poco importa), dà libero sfogo a tutti gli scenari possibili ed (in)immaginabili.

Malore del pilota: beh questo giustificherebbe la presenza delle flebo. Alonso non sembrava proprio in forma, ma è normale dopo essere stato imbottito di farmaci.
Shock elettrico dovuto ad un problema della McLaren: la luce dell’ERS era effettivamente verde, ma 20 km di cavi possono comunque avere delle anomalie ogni tanto e far saltare tutto il sistema.

Tante ipotesi che non spettano a noi portare avanti. Possiamo solo interpretare qualcosa, ma qualcosa di reale, non come hanno fatto in McLaren-Honda: non siamo mica scemi.

Una cosa è certa: il sollievo nel vedere Alonso stare comunque bene è più importante di qualsiasi altra cosa, e ve lo dico io, che non nutro proprio grandi simpatie per l’asturiano.

Speriamo di rivederti presto in pista Fer, lo staff di MotorSport Italia ti augura una veloce e forte ripresa.

Foto: @emmepi27 (Mario Puca)