Van der Garde vince anche in appello. E se la Sauber non lo fa correre rischia il sequestro delle vetture
12 Marzo 2015 - 9:08
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“Non prenderemo in considerazione questa richiesta d’appello nell’interesse della giustizia. L’appello è respinto poiché non riscontriamo errori nella sentenza di primo grado.” Con queste pesantissime parole la Corte d’Appello dello stato di Victoria ha bocciato l’appello presentato dalla Sauber contro la sentenza di ieri che stabiliva che Giedo Van der Garde dovesse correre a Melbourne e in tutto il campionato 2015, dato che la Sauber aveva rescisso immotivatamente il contratto che legava il pilota olandese alla scuderia di Hinwil.

La Sauber ha presentato un ulteriore ricorso d’urgenza, ma pare che anche questa richiesta sia destinata a cadere nel vuoto. Il team svizzero dovrà quindi far correre il Gp d’Australia a Van der Garde, perché in caso contrario si preannunciano conseguenze rilevanti per la scuderia. I legali di Van der Garde hanno infatti dichiarato che, nel caso in cui la Sauber non applichi la sentenza schierando Van der Garde nella gara inaugurale della stagione 2015 di F1, la giustizia australiana potrebbe sequestrare i materiali del team, vetture comprese, impedendo alla Sauber di partecipare al gran premio. Al team svizzero è stato anche chiesto di compilare un elenco degli asset del team presenti all’Albert Park. Alle 10.30 di domani ci sarà una nuova udienza davanti ai giudici dello stato di Victoria per verificare se la Sauber darà applicazione o meno alla sentenza del tribunale. Nel caso in cui la squadra diretta da Monisha Kaltenborn non si adegui a quanto stabilito dalla giustizia australiana, la partecipazione della Sauber al Gp d’Australia potrebbe essere a rischio.

Tuttavia c’è un altro problema: al momento Van der Garde non ha la superlicenza, necessaria per poter correre il Gp d’Australia. L’ex pilota della Caterham però si dice fiducioso: “La Sauber deve dare applicazione alla sentenza e deve mettermi in macchina: punto. Altri problemi non ce ne sono. Ritengo che si possa fare in modo che la superlicenza mi arrivi in tempi molto brevi.”