Vernay conquista pole e vittoria nel sabato di Wuhan. Ceccon porta l’Alfa a punti, la Hyundai sprofonda nuovamente
06 Ottobre 2018 - 11:32
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Race of China-Wuhan 2018
Il francese concretizza il miglior tempo in qualifica con la prima posizione in gara. Bene Audi con tre vetture nella top-5, le i30 fuori dalla zona punti

La situazione in campo del WTCR, ad una sola settimana dall’ultimo appuntamento disputato a Ningbo, è stata totalmente ribaltata sulle strade del circuito cittadino di Wuhan. Se sette giorni fa si poteva parlare di dominio assoluto di Hyundai che aveva monopolizzato tutte e tre le gare del week-end, non si può fare altrettanto questa volta. Causa modifiche alle zavorre, dettate dal Balance of Performance, le i30 del BRC Racing Team e dell’YMR sono tornate a lottare nelle posizioni di media-bassa classifica come accaduto al Nordschleife e a Zandvoort.

A trarre vantaggio dal rimescolamento delle carte è l’Audi che, grazie a Jean-Karl Vernay, ritrova pole position e vittoria che mancavano proprio da Gara 3 di Zandvoort in cui il più veloce è stato proprio il francese. Il pilota del team WRT non ha avuto però vita facile dato che, anche se a debita distanza, ha dovuto tenere sotto controllo la Cupra di Pepe Oriola, giunto poi secondo al traguardo.

Più interessante la sfida per il terzo posto animata da Yann Ehrlacher, autore di un incredibile partenza che lo ha portato dalla settima alla terza posizione in poche centinaia di metri. Il suo scatto fulmineo ha gettato un po’ di caos nelle posizioni di testa con Dupont e Berthon entrati in contatto tra di loro dopo la chicane in fondo al rettilineo del via. Entrambi hanno perso diverse posizioni con il primo scivolato fuori dalla zona punti e il secondo in sesta posizione. La sfida si è protesa anche nella seconda metà di gara fino a quando Gordon Shedden, sfruttando la migliore velocità di punta della sua Audi RS3, ha sopravanzato la Honda Civic del francese prendendosi il terzo gradino del podio, mantenuto fino al termine della gara.

A ravvivare un po’ la gara è stata la Safety Car uscita al termine del quarto giro a causa del tamponamento di Tom Coronel ai danni di Fabrizio Giovanardi. Entrambi sono stati costretti al ritiro con l’olandese che però è riuscito a tornare autonomamente in corsia box, mentre il pilota dell’Alfa Romeo ha dovuto parcheggiare la sua Giulietta in curva 1 dopo aver perso sospensione e ruota posteriore destra. Questa situazione ha permesso, alla ripartenza avvenuta al 7° giro, a Kevin Ceccon di guadagnare un paio di posizioni portandosi momentaneamente al sesto posto, sopravanzando la Peugeot di Aurelien Comte e l’Audi di Nathanael Berthon. La posizione dell’italiano è però durata un paio di settori, infatti poco dopo ha dovuto cedere alla maggiore velocità della vettura francese, scalando al settimo posto. Il pilota bergamasco è comunque riuscito a restare negli scarichi della 308 per il resto della corsa.

Nel corso del 13° giro Thed Bjork si è messo in mostra sopravanzando la Honda di Ma e le Volkswagen di Huff e Bennani in una sola curva. Nonostante l’ottima azione del pilota svedese, a nulla è servito lo sforzo dato che la sfida attiva era per la dodicesima posizione, persa in seguito a causa di un errore in curva 10 che ha permesso al pilota di casa della Honda di riprendersi la 12a piazza.

La gara si è conclusa dopo 20 giri con la terza vittoria in campionato di Jean-Karl Vernay che ha preceduto la Cupra di Pepe Oriola, che torna sul podio dopo la vittoria allo SlovakiaRing, e la seconda della Audi WRT, quella di Gordon Shedden. Segue la prima delle Honda con Yann Ehrlacher che è riuscito a mantenere la terza Audi di Frederich Vervisch alle proprie spalle, a differenza di quanto accaduto domenica scorsa a Ningbo. Sesto posto per Comte, seguito da Ceccon che porta altri 6 punti all’Alfa Romeo, quindi Guerrieri, Berthon e Panis che chiude la zona punti. Gara incolore sia per Hyundai, con Bjork 13°, Muller 16° e Tarquini 18°, sia per le Volkswagen con Bennani 14° e Huff 15°.

Con questi risultati rimane invariata la classifica piloti delle prime quattro posizioni con Tarquini a 241, Bjork a 233, Muller a 232 e Michelisz a 195. Si rifanno sotto di prepotenza Vernay che sale al quinto posto con 193 punti ed Ehrlacher sesto a un punto dal connazionale.