WEC | 6h Silverstone (GT): AF Corse e Aston Martin si impongono tra i Pro e gli Am
12 Aprile 2015 - 19:43
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A Silverstone la stagione 2015 parte così come si era conclusa quella 2014, ovvero con una vittoria di AF Corse, in particolare della 458 Italia di Gianmaria Bruni e Toni Vilander. La storica coppia di casa Ferrari è stata autrice di una fantastica rimonta dal fondo della classifica alla prima posizione della classe GTE Pro. Il piede pesante di Bruni e la costanza di Vilander hanno permesso al team di Amato Ferrari di salire sul gradino più alto del podio dopo una partenza non eccellente.

I portacolori della vettura #51 hanno a lungo battagliato con i propri compagni di squadra Davide Rigon e James Calado con la #71. I primi hanno avuto la meglio sui secondi, i quali hanno chiuso la gara al terzo posto a 23 secondi dai vincitori. A sandwich tra le due Ferrari troviamo la Porsche 911 RSR del team Manthey con Christensen e Lietz. I piloti del team tedesco hanno tagliato il traguardo con un gap di 10.6 secondi dal team di Piacenza.

Nelle prime ore di gara si preannunciava un dominio Aston Martin con le tre Vantage V8 piazzate nelle prime tre posizioni di classe GTE Pro. Al termine della corsa, però, hanno concluso al 4° posto con Thiim, Sorensen e Nygaard, al 5° con Mucke e Turner e al 6° con Macdowall, Rees e Stanaway. La Porsche di Macowiecki e Pilet chiude la classifica dei professionisti.

A rimediare alla delusione in classe Pro ci pensano Pedro Lamy, Paul Dalla Lana e Mathias Lauda che porta l’Aston Martin #98 alla vittoria in classe GTE Am. Dietro di loro l’unica AF Corse partecipante in questa classe (con 13 secondi di gap), quindi la Ferrari 458 affidata al team SMP Racing a meno di mezzo minuto dalla vetta.

Male la Porsche che piazza la prima delle sue vetture al quinto posto, quella del team Abu Dhabi-Proton Racing, quindi al sesto c’è quella del team di Patrick Dempsey.

Esordio sfortunato per la Chevrolet Corvette che, dopo qualche problema accusato durante la gara, è stata “accompagnata” fuori pista dall’Audi #8 con Jarvis alla guida. La C7 ha accumulato altri danni e un insabbiamento che l’hanno portata a chiudere a 8 giri dal vincitore.