Wolff sul team order a Bottas: “Abbiamo dovuto farlo perché al pit stop Vettel era davanti ad Hamilton”
30 Settembre 2018 - 19:03
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L'azionista della Mercedes giustifica lo scambio di posizioni fra i suoi piloti nel GP di Russia

SOCHI – Per la terza volta in cinque gare, Valtteri Bottas è stato costretto a sacrificare le ambizioni personali per mettersi al servizio della squadra. Il pilota finlandese, partito dalla pole position con l’intento di vincere il GP della Russia, ha dovuto rimandare l’appuntamento con la vittoria in seguito a una chiamata del muretto box della Mercedes, che gli ha chiesto di lasciare strada al compagno di squadra Lewis Hamilton per permettere al pilota inglese di vincere la corsa e guadagnare altri dieci punti in campionato sul ferrarista Vettel, ora staccato di cinquanta lunghezze.

“Per noi è molto importante che tutti e due siano motivati al massimo – ha spiegato Wolff ai microfoni di Sky Sport F1 HD al termine della gara – E’ chiaro che è sempre difficile cambiare un risultato così. Noi parliamo molto. Stamattina abbiamo preso un’ora del nostro tempo per parlare di tutte le possibili situazioni, ma come succede spesso nello sport tutto è cambiato quando siamo usciti dopo il pit stop dietro a Vettel. C’erano due possibilità: o rimanevamo come eravamo, e potevamo perdere il secondo posto con Hamilton, o cambiavamo le posizioni e ci prendevamo le critiche dai Vanzini di turno. Va bene così: prendiamo le critiche e portiamo a casa i punti. Normalmente saremmo rimasti con Bottas in testa, ma il pit stop ha cambiato tutto, perché abbiamo perso la posizione con Hamilton. Quando è uscito dietro Vettel, Hamilton ha spinto molto, ha attaccato molto forte. Si è creato del blister sulle sue gomme posteriori, e Vettel era dietro di lui e gli metteva pressione. Per questo abbiamo scelto di cambiare le posizioni e avere Bottas a proteggere Hamilton. Non mi piace come racer, ma sono cose che abbiamo visto in molte situazioni”.

 

 

“Ci ho pensato molto, come a Budapest un anno fa – ha aggiunto l’azionista dalla Mercedes – Come allora l’abbiamo fatto. Oggi la differenza era di sette punti fra primo e secondo posto. Alla fine, se dovessimo perdere il campionato per tre punti senza aver fatto un gioco di squadra, sono sicuro che Vanzini direbbe che siamo stati idioti. Per questo l’abbiamo fatto. La Ferrari è andata molto forte, e il rendimento fra noi cambia. A volte siamo davanti noi, altre volte loro. E’ un avversario forte, e il campionato è combattuto: per questo è giusto prendere tutti i punti a disposizione”.